Zaza e il Tappo della Bottiglia

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Tratto da: Italia – Uruguay  1-1 (amichevole del 17/04/2002)
Dovevamo trovarci sul piazzale dello stadio.
Orario preciso per le 19:00. Eppure ero stato chiaro….”Mi raccomando … pre ci so!”
E invece no…..sono quasi le 20:00 e di “Zaza” nemmeno l’ombra.
Mi stavo innervosendo.
E poi la partita era una amichevole, Italia Uruguay …di quelle partite che comunque vada finisce sempre che si va a bere qualcosa o in pizzeria.
Ormai avevo deciso di andarmene. La giornata era stata dura….per fare in fretta avevo ancora addosso giacca camicia e cravatta ed ero reduce da una straziante riunione …..ma chi me lo faceva fare ….e poi lo dovevo prevedere.
Zaza non era mai arrivato in orario.
Stavo avviandomi verso la macchina quando sento un “Tizziiiiii”…..mi volto e vedo Zaza con uno zaino che corre verso di me trascinandosi dietro un ragazzino….suo figlio. 
Mario (nome di fantasia) non viveva con lui….Zaza era già stato travolto dalla separazione e da tante altre cose ma tra noi rimaneva una amicizia che si tramandava con il tempo.
Ci eravamo incontrati al Galileo di Milano….lui figlio d’arte …..io senza arte né parte ….  senza nulla.
Un destino per entrambi che ci avrebbe unito nelle conoscenze e nel lavoro e nei guai.
Bastava guardarci per capire che quel giorno non sarebbe stato un giorno normale …quello sguardo lo conoscevo.
Lui di Comunione e Liberazione io del Movimento Studentesco …. Ideologie diverse, ma entrambi sempre vicini sulle barricate prima che la polizia caricasse.
E poi….via..via sempre correndo con il cuore in gola per evitare di farci prendere …. ognuno per strade e vicoli diversi come é stata la nostra vita per poi ritrovarci per medicarci le ferite ….. soprattutto quelle dell’anima…..e li lui era piu’ bravo di me.
E mentre correvo piu’ veloce del poliziotto un pensiero sempre a lui ….”chissà se ce l’ha fatta” ….mi chiedevo quando a fatica respiravo per recuperare fiato.
E ridevamo la mattina dopo quando ci aspettavamo con ansia davanti al bar……e lui….cavolo se corri….” Per poi subito dopo litigare per una ragazza o per la partita ….appunto la partita…lui dell’Inter io…Milan.
Non feci in tempo ad arrabbiarmi per il suo ritardo…. perché divenni furioso per il fatto che doveva avere i biglietti mentre al posto dei biglietti aveva dei panini imbottiti … Biglietti dimenticati a casa. Volevo ucciderlo!
Decidemmo di acquistare un biglietto per suo figlio e dividere a metà perché in due non avevamo soldi a sufficienza per tutti i biglietti…..noi…ce la saremmo cavata….al solito.
Dopo avere dato le istruzioni dettagliate a Mario su come e dove ci dovevamo incontrare all’interno delle tribune, ci avviammo verso il lato Nord dello Stadio ….era li che sapevamo la vigilanza era meno attenta.
Io fui il primo a scavalcare goffamente…..poi, lancio dello zaino…..inutile dire che i panini volarono fuori con imprecazioni e bestemmie mentre al contrario, dovevamo fare tutto in modo rapido e silenzioso.
Zaza si mise a ridere e ci mise parecchio a scavalcare…..rischiò pure di cadere.
Quando il peggio sembrò passato raccogliemmo i panini.
Una voce ci intimò di fermarci….dall’ombra sbucò un agente in divisa con un cane lupo e uno sguardo severo. Ok…ci hanno beccato …niente panico disse Zaza.
Mentre l’agente si avvicinava sussurrai a Zaza di stare al gioco e di fidarsi….
Alla richiesta Documenti” dissi…..tranquillo agente…la situazione è sotto controllo”…e scostando la giacca feci apparire lato camicia bianca…cravatta azzurra e un tesserino interno (la tessera della Metro!).
Ma fece il suo effetto e venni scambiato per un agente in borghese.
Avevo un vantaggio….Zaza era senza fiato….io presi dall’entusiasmo andai oltre….dissi all’agente di fare controllare al cane il contenuto dello zaino .. 
Stavo morendo dal ridere vedendo il lupo con il muso nello zaino che annusava formaggio e mortadella….ma dovevo stare serio.
Poi feci un errore fatale.
L’agente trovo una bottiglia di acqua …..bottiglia in plastica ma con il tappo che immediatamente levò restituendo a Zaza la bottiglia senza il tappo.
Io chiesi con stupore….. perché ha levato il tappo?”…. Ecco….come un lampo, l’attenzione dell’agente e lo sguardo del cane furono verso di me.
Scusi..disse con una voce che non lasciava scampo……ma lei chi è?”… Mi può fare vedere i suoi documenti? “Ehm…dissi…mi devo scusare ma non volevamo fare nulla di male ….la partita, la Nazionale……..non abbiamo i biglietti….suo figlio ci aspetta…..abbiamo una famiglia “Non sapevo più cosa dire….la voce era passata da un timbro tipo ‘sergente di marina’ a una ‘vocina elemosinata compassionevole’ (come descritta dopo da Zaza con tanto di imitazione)
L’agente non ebbe dubbi del fatto che si trovava davanti a due idioti e dopo averci fatto una paternale che non finiva più ci disse con calma…”Allora….facciamo che adesso vi do un vantaggio di due minuti e poi vi scateno dietro il cane….chiaroooo?”
Io….”ehm….vuole dirci che ce ne possiamo andare?”
Mentre dicevo questo, Zaza era già scattato verso la rampa che portava in tribuna …..io lo seguii come un razzo gridando…”corri caxx…corriiii….il cane…..”
Inutile dire che quando raggiungemmo Mario (ignaro di tutto) la partita era da poco iniziata e sembravamo due che erano scappati da Alcatraz…..camicia sporca e sudata…cravatta storta e visi impalliditi.
Dissi a Zaza….”per favore..passami un po’ di acqua”…..e lui….”si ma non ho il tappo….”Abbiamo cominciato a ridere e non abbiamo nemmeno visto il gol dell’Italia…..suo figlio ci ha detto poi che avevamo pareggiato…..Io quella partita non l’ho vista ma é stato bellissimo
Zaza…ovunque tu sei….continua a correre….presto lo faremo insieme. 


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