Una vita da Salmone

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Ci sono delle cose che solo da piccolo capisci.
Quando ero piccolo, molto piccolo avevo detto con chiarezza a mio padre cosa avrei voluto diventare da grande.
Erano tre le opzioni.
Per ultimo gli dissi….l’ingegnere e finalmente lì lo resi più tranquillo.
Poco tempo prima ce l’avevo con il fare il camionista ma la prima cosa che gli dissi fu …il marinaio.
Me lo ricordo bene perché era venuto con la mamma a trovarmi in colonia estiva in Liguria.
Quella affermazione cosi netta aveva provocato la risposta di un vecchio signore del porto indaffarato con la sua barca.
Mi guardò e mi disse…”Lascia perdere se non vuoi finire come me a parlare con i gabbiani!”
Ma sono stato sempre un tipo ostinato, ai confini della stupidità.
Del resto, le mie origini sono friulane…teste dure che difficilmente cambiano idea, e questo non è molto bello!!
Un francese sull’argomento mi disse che “solo i muli non cambiano strada!” e questa frase ha delle verità e poi rode se detta da un francese…..ma questa è un’altra storia
Quindi finì per essere il primo della mia famiglia a non fare l’alpino e a 18 anni avevo già la mia divisa bianca e in quella incoscienza infantile mio padre ha dovuto rassegnarsi anche se, in un certo senso ne andava fiero più lui di me, ma questo non ce lo siamo mai detti.
Allora non c’erano i cellulari e nemmeno internet….e lui, povero, credeva solo a quello che gli dicevo …che stavo bene…che me la passavo bene….che il mare era sempre calmo da quelle parti e se, non ci sentivamo per un po’….di non preoccuparsi.
Vabbè…non ho fatto il camionista e nemmeno l’ingegnere ma quello che avevo in testa si! Anche se poi il prezzo da pagare per la mia testaccia dura è stato altissimo…
Ma ero e sono cosi e i gabbiani lo sanno… una vita dal profilo di montagne russe.
Una vita da salmone, sempre contro corrente.

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