Stare in gruppo

Loading

Va be ‘ ….chi mi conosce sa bene che sono un tipo solitario.
Sicuramente lo sono diventato nel tempo fuggendo da tutto quello che piano piano prendeva le sembianze di un ”gruppo ”.
Anche adesso ….
Che questo fosse il gruppo di studio, di lavoro, ricreativo, politico o religioso ho sempre evitato di rimanerne invischiato coltivando comunque le mie idee politiche, di lavoro, di svago e religiose.
La vita poi ti colloca dove hai scelto…
Ecco quindi il mio lavoro fatto di chilometri in compagnia di una radio o di ore davanti a un pc.
Estati che preferiscono il silenzio rispetto alla movida.
In un gruppo, qualunque esso sia, si mantengono inalterate le idee e le convinzioni che a volte diventano non più tollerate dall’individuo che ne cerca la fuga.
Si fugge da un sacco di cose…..
Dalle responsabilità, dai lavori opprimenti e da relazioni.
Dai pensieri cattivi ma anche dalle proprie paure o dalle proprie convinzioni.
Dai desideri e dagli anni che passano.
Si fugge dalla scuola o dal posto di lavoro…..poi capita a volte di fuggire da persone o situazioni di cui ne facciamo parte ma che di cui ci siamo stufati.
Un gruppo che magari ci siamo entrati consapevolmente ma che non sappiamo più come uscirne.
Gruppi sportivi, politici, ricreativi, massonici, gruppi ecclesiastici o ordini professionali.
Ho letto che ci sono degli scoiattoli nel Nord America che vivono in gruppo per tutta la vita.
Questo è un fatto anomalo per uno scoiattolo….
Una cosa strana perché lo scoiattolo vive in coppia.
Questi invece vivono come in un branco per anni ….poi un giorno uno di loro esce dal gruppo.
Lo fa senza preavviso e apparentemente senza una ragione.
Questo pero sballa gli equilibri del gruppo di scoiattoli al punto che dopo poco tempo il gruppo si sfalda.
Alcuni riescono ad entrare in altri branchi ma la maggior parte di loro vivrà una vita da solitario per tutta la loro vita da scoiattoli….da soli.
C’é chi dice che uscire da un gruppo sia una forma di emancipazione mentre altri sostengono che l’emancipazione sta nella condivisione.
Tutti comunque conoscono bene quella sensazione di esasperazione prima, quando ci si sta dentro al gruppo, e di libertà dopo….subito dopo esserne usciti.
Una libertà che paga con la mancanza di protezione da parte del gruppo e la sensazione di non essere …

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *