Fare la Spia

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Ecco.. lo sapevo….mi ritrovo in un cesso per scappare ad un ispettore del lavoro….Le mie peggiori paure sono diventate realtà.

È successo…sì….è successo quando per arrotondare lo stipendio ho accettato un lavoro presso un negozio di una catena di negozi di Ottica.
Sia ben chiaro….qualifica, diploma, attestati necessari a posto….esperienza adeguata….camice bianco ma lavoro in “nero”.
Ero lì ormai da due mesi una specie di secondo lavoro…conoscevo ormai i colleghi e ci stavo anche bene fino a quando, un bel giorno Elisa mi spinse nel bagno degli uomini.
Ora…calma…non è come state pensando…a me non era mai capitata una cosa del genere e anche se Elisa poteva avere il suo fascino anche se teneva 15 anni più di me, rimango comunque sulle mie, perché a me quel genere di approccio non è che mi esalti molto.
Sarò un “romantico” …va bè insomma…lei chiude la porta a chiave e mentre sono lì in imbarazzo e cerco di capire come fare per dirlo …lei mi guarda fisso negli occhi, mi fa cenno di tacere e si mette il dito davanti alla bocca:”ssssssssssstttttttt”.
Io taccio…lei mi dice che devo stare qui dentro per un po’ ..c’è un controllo sui collaboratori e io non sono in regola…
Eccomi chiuso in un cesso, per scappare da un ispettore che ha capito che sto “villantando” credito, sto truffando lo Stato e i cittadini.
Inoltre stare chiuso lì ..in un cesso dove si vedono i piedi e si sente tutto non è proprio bello soprattutto se fuori dalla porta c’è qualcuno che vuole entrare….
Non era l’ispettore o almeno non credo che lo fosse ….è uno che ha bisogno del bagno e sta aspettando che io finisca ma non capiva che io, non avrei finito un bel niente!!!.
Avevo deciso di stare lì chiuso nel cesso fino a quando Elisa sarebbe ritornata ad aprirmi…non avevo molte scelte.
Riepilogando la situazione in cui mi ero infilato era più o meno questo…io, diviso da quel tizio da una porta sottile dove, me la stavo facendo addosso dalla paura e lui che se la stava facendo addosso per davvero.“E’ occupato” gridai la prima volta che bussò…..
Poi però quando mi ha ribussato dopo un quarto d’ora cosa potevo dire?
Lui..”tutto bene?”….e io…”Si…tutto bene!….mi scusi se tengo occupato il bagno…lo so che c’è solo questo….”
Nel frattempo mentre speravo che non arrivassero i vigili a prendermi mandavo tutte le maledizioni del caso…..a me che mi sono infilato in quel guaio… a Elisa che mi aveva chiuso in bagno…..e ad un mucchio di altre persone.
Dopo un’ora arriva Elisa a liberarmi…mi dice che ce la siamo scampata bella …che l’ispettore se ne era andato ma che sarebbe tornato perché aveva avuto una segnalazione anonima…e doveva accertarsi della cosa….
Mi chiedo ancora adesso a distanza di tanti anni chi era lo schifoso che aveva fatto la “spia”……
Perché tutti abbiamo fatto la “spia” almeno una volta nella vita e io non ne sono stato immune ma un conto è fare la “spia” quando si è piccoli un conto in età adulta.
Di solito succede quando si ha tra i 5 e i 15 anni.
È quando se sappiamo che una cosa NON va detta non riusciamo a fare a meno di raccontarla…credo che nasca da lì l’accusa “ecco hai fatto la spia”…oppure….”ecco..sei solo una spia”
Una volta è successo….feci una “spiata” a mia madre dicendole che mia sorella era uscita con uno del paese che era molto più grande di lei….in realtà aveva 3 anni più di lei però, a mme quel tipo con la quell’auto non piaceva inizialmente.
Lo dissi una mattina durante la colazione prima di andare a scuola cioè…prima di fuggire verso la scuola….non c’era cattiveria in quella uscita …
C’era solo il desiderio bruciante di dire una cosa che io sapevo e altri no…
Ben diverso dalla spiata fatta ai genitori di un mio amico….gridai…”l’ho visto con il suo motorino..Erano su in due!!!”….

L’invidia del non possedere un motorino mi aveva fregato.
Risultato…motorino sequestrato e saluto perso dell’amico per tutta l’estate ed in mezzo un bel pestone da parte del coetaneo.
È così…tutti quanti prima o poi abbiamo fatto la spia.
È una di quelle cose di cui ci si vergogna perché non è bello ammetterlo.
È una di quelle pieghe della nostra vita che preferiamo tenere nascoste e magari fingere di essercene dimenticati.
Però secondo me ….prima o poi si sente il bisogno di liberarsi di quelle piccole vigliaccherie….e un giorno farò un elenco delle mie…


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