E’ più facile fare piangere

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Io non so se è vero ma questa frase l’ho sempre sentita.
Quando si piange si libera un ormone che si chiama  “prolattina”.
Sono ormoni che servono alle donne in fase di allattamento ma non so che collegamento ci sia con il pianto…..e dire che le donne piangono di più degli uomini è troppo scontato e sicuramente questo non è il motivo.
Forse il motivo vero è che le donne non hanno bisogno di fare ridere o meglio non vogliono fare ridere.
Vogliono essere intelligenti, fare valere i loro diritti, vogliono sedurre ma non vogliono fare ridere.
Si lo so! Sto generalizzando ma, se mi guardo intorno non conosco donne il cui loro primo desiderio sia quello di fare ridere o di essere divertenti.
No! Perché parliamoci chiaro…un uomo che ride di una donna non è attratto e se gli uomini spesso usano l’umorismo per attrarre l’attenzione le donne NO!.
Insomma le donne non vogliono fare ridere perché non ne hanno bisogno.
Resta di fatto che tutti prima o poi piangono e il piangere è molto più evidente che ridere.
Conosco benissimo il valore del pianto…..le lacrime fanno sentire più liberi come se rompessero una barriera al di là della quale è difficile arrivarci in altro modo.
La prima lacrima è quella più coraggiosa…la meno timida…lei traccia un solco come il letto di un fiume e le altre poi sono libere di scorrere senza paura.
Il pianto si nota di più e si manifesta in maniera più evidente sul nostro umore forse perché siamo più abituati a ridere che a piangere.
Durante la giornata infatti ridiamo di gusto almeno due volte ma non ci commoviamo 2 volte al giorno almeno che non siamo in un periodo di forte trasporto emotivo.
L’ultima volta che abbiamo pianto ce la ricordiamo molto meglio dell’ultima volta che abbiamo riso.
Ridere di gusto intendo senza confondere con il “sorridere” che a volte anzi spesso è quasi una cosa di convenienza.
Eppure siamo disposti a pagare sia per ridere che per piangere.
Un sacco di gente me compreso è disposta a entrare in un cinema a vedersi una storia che finisce male e piangere come un vitello o fare chilometri per un posto che sa benissimo dovrà versare fiumi di lacrime.
Ma ci sono più persone disposte ad andare a teatro per sbellicarsi dalle battute di un comico.
Ho imparato a essere discreto nel piangere ….
Forse per un senso di orgoglio o di pudore…preferisco le giornate piovose dove nessuno se ne accorge o lì angolino della mia camera….o certi posti che mi appartengono e non devo dare spiegazioni.
Tanto nessuno capirebbe.
Ma sono uno che riesce ancora  fare ridere e forse va bene cosi in un miscuglio di lacrime e sorrisi sotto la mia maschera….


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