Che ne dici di una gara a scacchi?

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Non feci fatica a trovare un lavoro serio dopo il congedo.
Anzi, potevo scegliere tra almeno tre opportunità diverse.
Una era come tecnico presso una Azienda che faceva parti componenti di aerei a Nerviano (MI) dove allora abitavo e un altra era in provincia di Varese dove il settore ottico si stava sviluppando in quegli anni.
Decisi per la seconda opportunità anche se questa scelta mi avrebbe ancora una volta allontanato dai miei.
Infatti dopo poco affittai un monolocale in un residence.
Non era il massimo ma a me andava bene.
Anzi, mi permetteva di “rendermi invisibile” e avevo bisogno di starmene da solo anche se di fatto lo sarei sempre stato da allora.
Insomma mi facevo ” lavoro e….casa”.. pochi svaghi…nessuna amicizia particolare se escludo Mimmo (nome di fantasia) che abitava dalle parti di Gallarate.
Sempre schivo tranne il fatto che di tanto in tanto frequentavo una specie di circolo ricreativo della zona.
Non era un mistero se quel posto era come dire un pochino di “sinistra” e frequentato da numerosi sindacalisti.
Ma a me non interessava molto e pur non capendoci una cicca comunque aderivo sistematicamente e simpaticamente alle loro iniziative.
Ormai li conoscevo tutti e anche il proprietario…..caffè (macchiato)…a volte un panino, la solita birra e innumerevoli partite con il flipper.
Ogni tanto mi iscrivevo anche a dei tornei di scacchi…..insomma tutto li o quasi.
Proprio durante uno di questi tornei notai una persona a dir poco “strana”…non era la prima volta che entrava ma si capiva che non era della zona.
Il fatto è che si metteva spesso dietro al “mio” avversario in una partita a scacchi ed era chiaro che controllava come giocassi (o almeno così mi pareva).
Fu in una di queste occasioni che mi distrassi in una gara a tempo e feci una mossa assurda che mi fece perdere in rapida successione alfiere, regina e partita.
Niente scuse chiaramente….fa parte del gioco e dopo avere salutato il mio avversario mi diressi al banco per pagare il dovuto e andarmene, quando quel tale si propose per una birra.
Non volendo essere scortese ma con quella cautela che mi contraddistingue accettai.
Parlammo delle solite cose….un po’ di calcio, del tempo e di scacchi.
Fino a quando una sua battuta mi fece sobbalzare dalla sedia.
Infatti nel rituale di andarsene disse….certo che una gara a scacchi non è come calcolare una rotta per un porto sicuro ma, è l’avventurarsi nel mistero.
Come faceva a sapere il mio passato?…..lo aveva detto in modo fortuito o mi conosceva?….
Non avevo mai raccontato a nessuno gli ultimi tre anni…..sii…vero qualcosa era scritto nel curriculum ma non in modo dettagliato….una cosa del tipo “servizio militare assolto in Marina ecc. ecc.” nulla di più.
Non avevo rimpianti per quegli anni.
Per me erano un capitolo chiuso.
Mi torturai per giorni cercando di capire dove potevo avere incontrato quel tipo ma inutilmente….. poi mi decisi di chiedere al proprietario.
Mi confermò che era spuntato da alcuni mesi….non si sapeva molto ma non era solo e di solito si faceva vivo alla mattina in compagnia di altre persone.
Mi confermò che era stupito che non lo conoscessi perché mi disse che lo vedeva sempre vicino a me.
La cosa mi dava fastidio ma non lo feci capire.
Come risultato evitai di frequentare il locale pensando così di risolvere la faccenda.
Passò del tempo fino a quando un pomeriggio uscendo dal lavoro mi trovai un biglietto infilato nella portiera della mia ford fiesta.
Un numero di telefono con un prefisso della zona di Legnano con scritto…chiamami questa sera!
Chiamai subito per togliermi il pensiero ma il numero risultò inesistente.
Ora….chiariamo subito una cosa….non è quello che pensate!.
Quello succede solo nei film e sicuro mai successo a me.
Niente donne….niente di niente!
Ho aspettato verso le 9:00 di sera…sono uscito e mi sono imbucato in una cabina telefonica.
Feci nuovamente quel numero e con stupore mi accorsi che suonava libero.
Sentii sganciarsi la cornetta e dissi “Buonasera…chi parla?”….e una voce senza esitazione mi disse……che ne dici di una gara a scacchi?
Chiesi nuovamente chi parlasse e comunque che avevo sbagliato numero.
Di tutta risposta mi disse di aspettare a riagganciare….che il numero era giusto e che non era uno scherzo, che “quel numero” era dei carabinieri.
Chiesi allora se avevo combinato qualcosa a mia insaputa o se era successo qualcosa ai miei.
Ancora una volta la persona mi tranquillizzo dicendomi che avrebbe voluto parlare con me “da solo”
Non mi fidavo e la verità era che avevo paura e risposi di no…non se ne parlava…..se era vero che era dei carabinieri sarei venuto io in caserma.
Seguii un silenzio assurdo….poi mi sentii dire…..va bene….domani a tale ora si presenti alla caserma di Legnano e chieda del (omissis)
Poi ci salutammo… ero fritto… non avevo scuse
Mi presentai come stabilito,….mi fecero accomodare in una stanzetta e dopo alcuni minuti entrarono tre persone in borghese….una era lui..
L’unico sostenitore delle mie gare a scacchi….il mio unico “follower”
(—CONTINUA—)

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