Appartenere a un Gruppo.

Mi trovo nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Statale “Galileo Galilei” di Milano.

La sala è piena di ragazzi e ragazze come me ma, non conosco nessuno di loro perché frequento la scuola da poche settimane….anno scolastico appena iniziato e per giunta arrivo dalla provincia…

Mi sento spaesato mentre sul palco ci sono altri ragazzi che come minimo hanno 4 o 5 anni più di me e spiegano con voce alta e con rabbia quale sarà il “Piano di Occupazione”.

Dunque…spiega uno di loro….ci saranno almeno 10 gruppi di lavoro diversi e ciascuno capeggiato da “studenti esperti” che si occuperanno di “Storia della Musica”, “Diritto”, “Sport”, “Teatro”, “Corso di Chitarra” e altre “robe” del genere.

La parola d’ordine è “OCCUPAZIONE” ……parola urlata dal megafono da un tipo che aggiunge anche “Facciamo vedere ai vecchi che siamo capaci di gestirci da soli”

A me sembrano tutti perfetti mentre io ho qualcosa che non va.
Non so cosa sia e probabilmente a guardarmi da fuori non si direbbe.
Però me lo sento…booohh … sarà il taglio di capelli da provinciale o il tipo di scarpe che porto… che ne so!

Mi sento comunque sbagliato in qualcosa
Poi tutti si mettono in fila davanti a tre banchi dove ci si deve iscrivere ai diversi “gruppi di studio”

Io non so che fare e a dire il vero niente di quello che ha proposto quello sul palco con il megafono mi interessa.

La “Storia” non mi interessava allora perché continuavano a ripetermi quella storia fino a “Caporetto” e basta…. come se non fosse più successo nulla dopo.

Figuriamoci poi se mi interessava la “Storia della musica”.
Poi pensavo che se dovevo fare “Sport” o “Teatro” o “Cinema” sicuramente non mi sarei alzato alle cinque della mattina mentre i miei coetanei milanesi dormivano ancora nei loro letti.

Non capivo perché non si facesse “Ottica” o “Fisica” come era il programma della scuola….. ma forse avremmo dovuto scomodare qualche “vecchio” (era così che chiamavamo i prof.) perché lì mi sa che nessuno si sentiva “esperto” di tali discipline.

Comunque mi misi in fila……lo feci per non fare brutta figura e perché avevo un po di paura dentro di me.

Dissi tra di me…”mi farò andare bene quello che capita”….e mi avviai in un rocambolesco corso per chitarra….che non frequentai mai!!!
Dopo avere firmato tutti…ritorna il tipo con il megafono.

Ha una lunga sciarpa rossa sul collo… un giubbino militare verde e degli anfibi..
Dice che “bisogna andare tutti in manifestazione sotto al Provveditorato degli Studi”

Mi giro e chiedo a uno il “che cosa ci andiamo a fare”.
Lui dice che “non lo sa” ma che “bisogna andarci” e allora……”marciamo” per le vie di Milano.

Ecco….avevo la sensazione di “appartenere a un gruppo”…..ci sentivamo “forti” ed eravamo “contro”.

Contro “cosa”, non lo sapevo ma non era importante.
Quello che sentivo era bello…mi dava protezione e ora ne facevo parte…..Finalmente!!!

Non passò molto tempo che capii che era una trappola…..come è una trappola appartenere a qualsiasi gruppo….sia esso calcistico….politico…religioso…..

Feci parte degli “Ultrà del Milan”….ma mi accorsi che non potevo nemmeno pensare che la mia squadra del cuore avesse meritato la sconfitta….

Potevo venire attaccato come un “virus” dagli “anticorpi” del gruppo rossonero.
Ben presto…ebbi le mie idee….sia calcistiche, politiche, lavorative e religiose ma non mi schierai mai con i “loro “ gruppi……

Divenni subito un “lupo solitario” e questo mi fece sentire non schierato per partito preso.

Mi mancava la sensazione della “protezione del gruppo” che ti fa sentire forte anche se non hai cervello ma almeno…ho conservato la mia obiettività ….

Questo dà fastidio a tanta gente che si riempie la bocca del “Partito” del “Lavoro” del “Sindacato” della “Classe” della “Squadra” e che ci vuole uniti in un gruppo

Allora adesso fate una cosa….. contatevi come si fa su “facebook” per sapere quanto siete forti….