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Sistemare le cose
Ricordo che mio padre aveva la passione di prendere vecchi oggetti in disuso, smontarli e ricostruire lo stesso oggetto, esattamente come era stato costruito la prima volta.
Insomma, una specie di restauro.
Quando gli chiesi perché lo faceva mi rispose che “nel sistemare una cosa c’è il gusto di riscoprirla”
Ecco.. mi sembrò una banalità o un concetto capito male anche perché mio padre a volte si faceva prendere dall’entusiasmo e quando lo faceva, senza accorgersi parlava in un dialetto stretto.
Con il tempo ogni volta che mi capitò di risistemare qualcosa mi veniva in mente quella frase sibillina.
E così fu tutte le volte che ho fatto cucire un paio di pantaloni strappati o le volte che ho passato la pasta abrasiva per levare in graffio dalla macchina o quando ho aggiustato la mia tazza dell’Ovomaltina con l’attak.
Ma non parlo solo di restauri su cose vecchie ma, come dire, anche di restauri fatti sulla propria pelle.
Sono contrario alla chirurgia plastica, almeno che non sia la soluzione di un evento traumatico, perché mi sembra un goffo tentativo di tornare indietro nel tempo perdendo il presente.
Ecco perché non do retta a chi mi dice che dovrei levarmi qualche ruga o tingermi i capelli.
Mi è venuto in mente questo quando, ieri, entrando in un bar ho incontrato una persona che mi ha dato la sensazione di essersi restaurata in qualche modo.
Si tratta di “Gambadilegno”, un mio ex datore di lavoro di qualche anno fa che preferisco chiamare così e tenere il suo vero nome in anonimato.
Tanto, non merita e comunque se capitasse da queste parti capirebbe che parlo di lui!! (improbabile perché il suo genere di blog non è proprio il mio…….).
Ho sempre odiato “Gambadilegno” perché lo ritengo un “Giuda”, un “falso” o meglio come avrebbe detto mia nonna…”falso come Giuda”
Mi ricordo una marea di promesse mai mantenute, parole date e poi mancate, insomma, tutto un campionario di schifezze che mi hanno fatto capire che avevo fatto bene ad andarmene.
Non l’ho mai più rivisto e non l’ho mai perdonato …cioè non che me ne sia fatto un cruccio, semplicemente l’ho rimosso dalla mia memoria, fino a ieri mattina quando ho incrociato la sua mano sopra l’ultima brioche alla crema che avevo puntato un istante prima.
L’ho lasciata perché di solito sono gentile e poi non mi ero accorto che era lui….altrimenti avrei conteso quella brioche con un assalto alla baionetta.
Lui l’ha presa perché forse è ancora un bastardo e poi quando ho visto chi era dissi ad alta voce in modo che sentissero tutti:”Dott Gambadilegno….ma chi si rivede….dopo tanto tempo le vecchie abitudini non cambiano vero?
Ovviamente lui non ha capito…però almeno mi ha riconosciuto e nel non ricordarsi bene di me ho capito che sapeva ancora fingere bene.
È stato comunque gentile…come sempre…e non mi ha mancato di promettermi che “ormai l’aveva toccata” ma alla prossima occasione la brioche me la avrebbe lasciata ….anzi….che me la avrebbe offerta.
Si…buonanotte!!
Pensai tra di me.
Rivedere il mio ex datore di lavoro mi venne in mente come le cose cambiano… e alle cose passate.
Chi mi conosce mi dice spesso che devo smetterla di guardare le stelle e camminare guardando dove metto i piedi perché di tombini aperti ne ho già presi parecchi.
Ma non è che lo faccia apposta.
È che proprio il passato mi interessa…mi intrica..ci rimango invischiato come in una ragnatela.
Il modo in cui le cose cambiano e poi come vengono raccontate, mi affascina da morire.
Gambadilegno per esempio, nel rivederlo ieri mattina, non mi sembrava così stronzo come me lo ricordavo.
Magari è cambiato in meglio, magari il mio sguardo era tra le nuvole oppure, è solo il fatto che è cambiata la situazione…
Non so…è complicato da spiegare ma é così !
I suoi tentativi di cancellare i segni del tempo forse lo portavano uguale a tante altre persone migliori di lui ma penso che tutto quello che botulino, bisturi o tintura toglie non è la differenza tra il bello o il brutto ma la bellezza di vedere il tempo che passa e che ti cambia.
Non dico che per tutti debba essere così pero tanto, il tempo passa lo stesso e se non ti godi il fatto che invecchiare può essere bello allora avrai pure una faccia liscia ma l’anima sofferente.
Perché l’anima non si può ringiovanire….quello ancora non hanno capito come si fa.
E allora “Gambadilegno” avrà pure avuto la pelle liscia e i capelli tinti…cosa che lo faceva sentire irresistibile ma, mentre cercavo di “sistemarlo” come si fa con un vaso rotto, ho pensato che comunque rimaneva il bastardo che era anche sotto a una mano di tintura per capelli e una lampada UV di troppo.
Si papà ….hai ragione….nel sistemare le cose c’è il gusto di riscoprirle come sono realmente.!!!!!
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