Intelligente o Imbecille?

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Siamo dentro sempre di più in un mondo complicato

Mentre da una parte L’Intelligenza Artificiale ci invade, non riusciamo a capire a chi dare la precedenza su una rotonda.

Uno dei più noti moltiplicatori di imbecillità è il Principio di Lawrence Peter che recita: “In qualsiasi gerarchia, ognuno tende a essere promosso, finché non raggiunge il suo livello di incompetenza; pertanto, ogni incarico è destinato a finire nelle mani di un incapace”.
Si tratti di strutture aziendali, culturali, politiche, religiose o altro, la regola non cambia.
Il principio di Peter opera secondo un meccanismo logico abbastanza semplice.
Chi entra in un sistema gerarchico e svolge bene il proprio lavoro, di solito “fa carriera”: sale sul gradino superiore nella scala.
Se anche in quella posizione di dimostra efficiente è ragionevole pensare che sarà ancora promosso.
E così via.
A questo modo, occupa livelli sempre più elevati, di maggiore responsabilità; ma le complicazioni crescono di pari passo e aumentano la qualità e la quantità dell’impegno e delle doti richieste.
Fino a quando il nostro uomo ottiene un incarico con un grado di difficoltà superiore alle sue capacità.
A quel punto, si rivela inefficiente, e la sua carriera si arresta.
Attenzione: non verrà degradato a una posizione adeguata alle sue doti.
Continuerà a occupare il posto che ha fatto emergere la sua natura di incapace e per il quale si è dimostrato inadeguato.
Il vero interrogativo è questo: come mai nonostante il dilagare della stupidità il mondo va a gonfie vele?
Come è possibile che la società continui il suo cammino nonostante l’aumento della stupidità?
C’è una sola risposta possibile: l’intelligenza non è (più) necessaria per fare marciare il mondo.
L’imbecillità sa farlo altrettanto bene…..persino meglio.
Le persone di genio si rifiutano di concepire e accettare questa verità.
Per loro è semplicemente impossibile pensare che l’essere umano debba diventare stupido per avere un futuro.
Le burocrazie, dunque, contrariamente a quanto male si pensa di loro, hanno una funzione positiva, proprio perché accrescono il numero e il potere dei cretini.
La gerarchia (di qualunque tipo) è lo strumento che l’evoluzione ha inventato per raggruppare i “geni” e costringerli alla demenza.
Se la guerra espressione dell’aggressività umana , raduna i migliori della specie per sterminarli (il famoso “abile e arruolato”), il sistema burocratico, espressione del nostro istinto sociale mette assieme i cervelli e li spegne…..
E’ la continuazione della lotta all’intelligenza condotta dall’evoluzione ma praticata con altri mezzi.
La mente umana infatti è portata al dubbio, alla critica, alla innovazione.
Chi è abituato a mettere a frutto le proprie doti intellettuali si chiederà sempre cosa sta facendo,
Perché lo fa, e se non ci sia altro modo di farlo.
La struttura gerarchica della società prevede invece, che in ogni determinato caso, ci si comporti secondo regole prefissate.
Nelle gerarchie conta chi fa qualcosa, non chi cerca il modo migliore per farla imponendo ai singoli individui di conformarsi a comportamenti prestabiliti.
Adesso …..lo sapete….quando domani guardate il vostro superiore o il vostro capo, capirete perché è un imbecille.
Tratto da “da Elogio dell’Imbecille di Pino Aprile”


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